Vicenza, città dell’oro, può vantarsi di avere un “Ritratto – Gioiello”
Per conoscere il Gioiello di Vicenza, immagine identitaria della comunità vicentina, dobbiamo andare indietro nel tempo fino al 1577. A quell’epoca i vicentini, come ringraziamento per lo scampato pericolo dall’ennesimo contagio di peste, offrirono alla Madonna di Monte Berico un modello della città in legno rivestito in lamina d’argento. Vicenza appariva come una novella Gerusalemme, circondata dalle sue mura.
All’esecuzione di quest’opera sembra avesse collaborato lo stesso Andrea Palladio. Alcuni dipinti riportano questa rappresentazione, tra le mani del Santo protettore della città, San Vincenzo.
Il tempo passò sotto il governo della Repubblica Serenissima, fino a che, purtroppo, l’occupazione delle truppe napoleoniche del 1797 portò alla spogliazione delle nostre chiese e conventi. Queste ultime fusero molte opere d’arte in materiale prezioso.
Da allora in poi, l’opera fu rimpianta e ricordata, fino a che, nel 2010, Davide Fiore, conservatore del Museo Diocesano, ebbe un’idea coraggiosa: rifare il modello perduto, utilizzando tecniche all’avanguardia ed usando come spunto l’originale, così come risultava nei dipinti!
L’arch. Romano Concato preparò un modello e l’argentiere Carlo Rossi lo realizzò, utilizzando una nuovissima tecnica laser.
Come si faceva nel passato i cittadini contribuirono donando l’argento e il concorso nelle donazioni fu enorme. L’obiettivo minimo di 30 kg fu largamente superato, giungendo a più di 50!
L’opera, scintillante e proporzionata, ha l’aspetto di un vassoio rotondeggiante, di circa 60 cm, leggermente rialzato al centro.
Dei 300 edifici che la compongono, 61 rappresentano chiese e palazzi, fra i quali si distinguono, perfettamente riprodotti, i simboli della città: la Basilica Palladiana, la Torre Bissara, la Cattedrale, Palazzo Chiericati con la piazza inondata dal fiume e le barche ormeggiate.
Inoltre in Piazza dei Signori si nota, a sorpresa, un altro simbolo vicentino perduto: la Rua, di cui parleremo in un cicchetto tutto dedicato a lei.
Nel 2013 il popolo portò in processione solenne il Gioiello, inizialmente esposto nella Chiesa di San Vincenzo in Piazza dei Signori. Arrivarono fino al Santuario della Madonna di Monte Berico. L’occasione fu la maggiore festa dedicata alla protettrice della città: l’8 settembre, Natività di Maria.
Il Gioiello è ora sempre visibile presso il Museo Diocesano, testimonianza di come fede, amore per la propria città, volontà, inventiva e tecnologia, unite con uno scopo comune, sappiano raggiungere altissimi risultati.